L’Europa affronta le sfide della società
2 Luglio 2024
L’Europa è pronta a lanciare il suo più grande pacchetto di finanziamento della ricerca e dell’innovazione, al fine di affrontare alcune delle più grandi sfide della società, quali la necessità di trasporto verde ed energia pulita e, allo stesso tempo, la creazione di posti di lavoro.
Il nuovo pacchetto di finanziamento, denominatoHorizon 2020, ha superato un grande ostacolo il 21 novembre 2013, quando il Parlamento europeo ha votato in massa per darne il via libera. Gli Stati Membri dell’UE sono tenuti a seguirne l’esempio nei prossimi giorni. Se tutto va secondo i piani, i primi inviti a presentare proposte di ricerca saranno poi rilasciati in data 11 dicembre 2013.
“Questo è un voto di fiducia sulla competitività e l’occupazione in Europa. Egrave; un voto forte per una economia della conoscenza”, ha dichiarato Maacute;ire Geoghegan-Quinn, commissario europeo per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza. “Ci dà l’opportunità di sostenere ricercatori, scienziati, istituzioni educative e imprese, grandi e piccole. Ora dobbiamo andare avanti e fare”.
L’idea è quella di concentrarsi sulle grandi sfide affrontate dagli Europei, che riuniscono diversi campi della scienza e della tecnologia che hanno a che fare con cose come l’invecchiamento della popolazione, la sicurezza alimentare, la necessità di trasporti più puliti, e la ricerca di energia sostenibile di basso costo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
“Queste sfide complesse avranno bisogno di soluzioni che attingono da diverse aree di ricerca e innovazione”, ha detto il commissario Geoghegan-Quinn.
Tenendo conto degli effetti dell’inflazione, Horizon 2020 vale quasi 80 miliardi di euro. Egrave; l’unico programma importante nel bilancio dell’UE per i prossimi sette anni, ed in termini reali è quasi del 30% superiore rispetto al precedente finanziamento della ricerca, il Settimo Programma Quadro (7deg; PQ).
Ecco percheacute; l’Europa ripone molte delle sue speranze di ripresa economica su ricerca e innovazione. Entro il 2020, l’UE spera di essere in grado di fornire posti di lavoro per i tre quarti della popolazione dai 20 ai 64 anni, e molti di essi verranno da industrie high-tech e nuove tecnologie.
L’idea è di portare tutti i diversi modi in cui la UE finanzia la ricerca, dai contributi per i singoli scienziati al co-finanziamento di progetti di ricerca su larga scala, sotto l’ombrello di Horizon 2020. Ciò significa che il programma può aiutare a finanziare nuove tecnologie in ogni fase del processo di innovazione, dalla ricerca della fase iniziale fino allo sviluppo di prodotti che possono essere venduti.
“Potrebbe essere la concessione del Consiglio Europeo della Ricerca (CER) che consente ad uno scienziato di rimanere in Europa per perseguire la sua ricerca rischiosa ma promettente,” ha detto il commissario Geoghegan-Quinn. “Potrebbe essere un sostegno all’industria per mantenere la leadership europea in una tecnologia chiave come la biotecnologia. Può essere uno sforzo di collaborazione su larga scala affrontando una sfida sociale come il cambiamento climatico”.
Horizon 2020 include il supporto avanzato per la ricerca blue-sky in Europa, come quello svolto dal professor Henry Markram, che utilizza supercomputer per ricostruire un cervello umano come parte del progetto Human Brain, o professor Christian Keysers che sta cercando di capire l’empatia .
Circa 8 miliardi di euro da Horizon 2020 saranno combinati con il contributo di industrie per generare circa 22 miliardi di euro per lo sviluppo di cose come nuovi farmaci e trasporti più puliti, come parte di cinque collaborazioni previste tra l’UE e l’industria. Le collaborazioni si occuperanno di farmaci innovativi, celle a combustibile ed a idrogeno, aeronautica, industrie bio, ed elettronica.
Le aziende con meno di 250 membri di personale impiegano i due terzi di tutti i lavoratori del settore privato in Europa, le cosiddette piccole e medie imprese (PMI) che sono al centro della crescita economica in Europa. Horizon 2020 comprende quasi 9 miliardi di euro di sostegno per le piccole e medie imprese, ad esempio aiutandole a ottenere finanziamenti e facilitando progetti di collaborazione, e dedicando alle PMI uno strumento per studi di fattibilità e progetti dimostrativi.
“Stiamo mettendo i riflettori sulle PMI innovative che vogliono svilupparsi sia a livello nazionale che a diffondersi in modo internazionale”, ha detto il commissario Geoghegan-Quinn.
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