Trasformare i rifiuti in energia rinnovabile
12 Aprile 2013
Un innovativo progetto di ricerca triennale vedrà i settori di acquacoltura, agricoltura e biogas lavorare insieme per sviluppare le energie rinnovabili. L’iniziativa dimostra come il miglioramento della sostenibilità, la riduzione degli sprechi e raggiungimento delle efficienze operative possono essere realizzate contemporaneamente.
Infatti, il progetto finanziato dall’UE, noto come BIFFiO, giocherà un ruolo importante nel contribuire all’approvvigionamento del 20% del fabbisogno energetico dell’Europa da sistemi di energie rinnovabili entro il 2020.
I settori dell’agricoltura e dell’acquacoltura stanno cercando di migliorare la sostenibilità e ridurre il loro impatto ambientale. Entrambi i settori producono una grande quantità di rifiuti, che sono spesso non trattati ed inutilizzati. Il progetto BIFFiO mira ad affrontare questo problema attraverso lo sviluppo di un sistema economico ed efficiente delle risorse per la gestione dei rifiuti misti, trasformandoli in energia utilizzabile.
In effetti, il concetto principale del progetto è quello di mescolare i rifiuti che sono prontamente disponibili dagli allevamenti ittici e il letame dal settore agricolo in un reattore per la produzione di biogas, che a sua volta può essere utilizzato per colmare il bisogno di energia rinnovabile nel settore dell’acquacoltura e fornire prodotti fertilizzanti per il settore agricolo.
Il progetto, che è stato lanciato nel Novembre 2013, prima di tutto indagherà su come i rifiuti possono essere meglio utilizzati per produrre energia rinnovabile, ed esaminerà quali nutrienti possono essere recuperato per altri usi. Il prossimo obiettivo sarà quello di utilizzare lo stato dell’arte delle attuali tecnologie utilizzate in larga scala nel trattamento dei rifiuti, in modo che l’energia da biogas, efficiente ed economica, possa essere prodotta localmente o in prossimità di una fattoria.
Nel corso dei prossimi tre anni, il team di progetto affronterà le sfide attualmente affrontate dall’industria, e cercarà nuovi modi di soddisfare i requisiti normativi. Sarà sviluppata una guida delle migliori prassi per la gestione dei rifiuti misti di acquacoltura e agricoltura per la produzione di energia, e l’ulteriore uso dei rifiuti digeriti.
Infine, il progetto mira ad avere un impatto positivo sulle condizioni sociali ed economiche locali. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso il miglioramento delle norme igieniche e ambientali in piscicoltura chiusa, con la riduzione delle emissioni di gas serra e di altri oneri di inquinamento dal settore agricolo.
Un insieme multi-nazionale di PMI ed utenti finali dai settori dell’agricoltura, dell’acquacoltura e della bio-energia sta prendendo parte al progetto, insieme ai tre soci, Teknologisk Institutt(NO), l’Università di Liverpool(Regno Unito) eAqua Consult Ingenieur(DE). Il progetto, che riceverà 1,7 milioni di euro in finanziamenti UE, è previsto per il completamento nel mese di Ottobre 2016.
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